Ecco la novità presentata da Google in questo articolo.
Per proteggere i siti da azioni fraudolente eseguite da software “bot” che inseriscono in modo automatico informazioni, commenti e registrazioni utenti fino ad oggi veniva utilizzato un Captcha, un sistema “facile per gli umani e complesso per le macchine” che invita ad inserire un testo leggendolo da una immagine (spesso distorta).
Spesso capita che il concetto di “facile per gli umani” risulti un po’ falsato, perchè le immagini distorte lo sono al punto che nemmeno il sofisticatissimo occhio umano riesca a decodificarle.
A volte capita di sbagliare le maiuscole, di confondere gli 0 (zero) con le o (‘O’) ed eccoci a richiedere la generazione di un nuovo codice.
Ora è sufficiente dichiarare “Non sono un robot” più semplice di così!
Riusciranno gli hacker a superare anche questa barriera? Come sempre è questione di tempo, ma per ora un plauso a Google.
- Il vostro sito utilizza un captcha?
- Aspettate prima di ricevere visite indesiderate per reagire?
- E’ una soluzione talmente brutta esteticamente che si preferisce accettare alcune azioni “fastidiose” piuttosto che* rovinare il meraviglioso design della pagina?
- Quali sono le vostre considerazioni?
*Spero si sia apprezzato il corretto uso di “piuttosto che”